Autoreferenziale,
inutile desiderio
Assuefatta alla notte
corazzata di pietra
Affronto e sorprendo
il mio interlocutore
Niente sospiri
Mai più sorrisi
Analisi
e ironica lucidità
nella consapevolezza
che noi
soltanto
possiamo
Ridere di una disgrazia
Vedere dentro un manicomio
Dove entrato
tu
sconvolto
uscisti
Mai più
lo stesso
mai più
sorriso
Mai più
compathos
Mai più.
Decisi.
Mai più.
Così non fu e,
forse,
mio lottatore stanco
forse
desideri altro
desideri troppo
i pensieri sono miei.
Ma tu,
vecchio marinaio
dal dolce sorriso
tu
che mi prendi
come donna e
mi culli come
bambina
tu
nell'assuefazione
mi illumini il cammino
di critica coscienza
di amara consapevolezza.
Tu,
folle uomo
dall'ingenuo sentire
Tu,
odioso richiamo
alla primitiva
arte
Tu,
forse,
mi condurrai.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento