domenica 9 settembre 2007

Abbandona
lo scettro,
re del nulla.
Dissimula
ogni sospetto,
baluardo dell'anima.

Conta i passi
ora.
Prosegui il cammino
e poi
conta ancora
(i conti tornano?).

Smettila
di urlare.

Non pensare,
calma e poi
comincia a
parlare.

Buio e luce
fastidiosa.

Oggi volevo
pioggia.

Oggi speravo
acqua.

Oggi chiedo
solo.
Ma il sole
brilla,
brilla,
brilla lontano.

E brucia, arde,
corrode piano
piano.

Frenesia mentale
ascolta questo
vuoto mortale
Impavido cavaliere,
scendi,
stringimi
la mano e
portami con te,
lontano...

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