lunedì 20 agosto 2007

Autoreferenziale,
inutile desiderio

Assuefatta alla notte
corazzata di pietra

Affronto e sorprendo
il mio interlocutore

Niente sospiri
Mai più sorrisi

Analisi
e ironica lucidità
nella consapevolezza
che noi
soltanto
possiamo

Ridere di una disgrazia
Vedere dentro un manicomio
Dove entrato
tu
sconvolto
uscisti

Mai più
lo stesso
mai più
sorriso

Mai più
compathos

Mai più.
Decisi.
Mai più.

Così non fu e,
forse,
mio lottatore stanco
forse
desideri altro
desideri troppo
i pensieri sono miei.
Ma tu,
vecchio marinaio
dal dolce sorriso
tu
che mi prendi
come donna e
mi culli come
bambina
tu
nell'assuefazione
mi illumini il cammino
di critica coscienza
di amara consapevolezza.
Tu,
folle uomo
dall'ingenuo sentire
Tu,
odioso richiamo
alla primitiva
arte
Tu,
forse,
mi condurrai.

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