lunedì 20 agosto 2007

Ricordo di un viaggio

Ho visto
il mare
scintillare.

Le onde che
un tempo battevano
libere
ora si infrangono
su scogli
rigidi e appuntiti.
Con forza le onde
si scontrano...
inutili superfici da imparare
a odiare.

Ma il mare è lì,
l'oceano attende
ancora.
La lacrima che
rimpiange
un tramonto infinito.
Un tempo sospeso,
addormentato nell'anima,
ricordo ancestrale
di un io - iote
nel mare.

Il viaggio della vita.
Il sogno di
una realtà infinita.
L'intesa di una
poesia in partenza.
Ingenua impresa,
foglia fresca,
staccata e in volo
trascinata.
Quando nulla
era perso
Quando nulla
era sicuro
O forse,
quando ciò che
sembrava sicuro
appariva insicuro.

Conchiglie,
compagne d'allora,
dove siete non so.
Racchiuse in una scatola
giacete.
Inerti, senza respiro,
ricordo naif,
ora quasi fastidioso,
vi considero ancora,
sebbene compagne
d'altri tempi
di altri io e io-te.
Liberamente
sabbia
Liberamente
dune
Liberamente
oceano
Liberamente
marea

Questo importava
Il resto
non esisteva.

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